dal 19 aprile al 30 giugno 2023
“Un sindaco fuori dal Comune. Angelo Filippetti”
Inaugurazione
mercoledì 19 aprile 2023, ore 18.00
Fondazione AEM, piazza Po 3, Milano
Dal 19 aprile al 30 giugno 2023, arriva in Fondazione AEM a Milano la mostra “Un sindaco fuori dal Comune. Angelo Filippetti”, promossa dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e Fondazione Anna Kuliscioff, in collaborazione con Comune di Milano – Cultura e con il contributo di Fondazione Cariplo e di “Milano è memoria”.
Già esposta in Casa della memoria dal 19 ottobre e il 13 novembre 2023 in occasione del centenario della marcia su Roma, l’esposizione racconta la vita dell’ultimo sindaco di Milano prima del fascismo per riscoprire le vicende e il pensiero di Angelo Filippetti. Un’altra occasione per mostrare una fonte nuova e inedita: il suo ricchissimo archivio privato, che i familiari hanno deciso di donare all’Istituto Parri e che è stato riordinato grazie a un contributo di Fondazione AEM.

Il 3 agosto del 1922 le squadre fasciste e nazionaliste occupavano Palazzo Marino, estromettendo di fatto dal suo incarico Angelo Filippetti, l’ultimo sindaco democraticamente eletto a Milano prima che l’ombra della dittatura calasse sul Paese.
Medico ed esponente di primo piano del socialismo milanese di inizio Novecento, Filippetti fu un amministratore progressista ma anche un dotto esperantista, un instancabile viaggiatore e un appassionato fotografo: una figura poliedrica e per certi versi sorprendente, capace di coniugare l’impegno nelle istituzioni milanesi con il camice di medico indossato nelle corsie dell’Ospedale Maggiore. Un sindaco oggi per lo più dimenticato dai suoi concittadini. Eppure, la sua concezione dell’amministrazione pubblica conserva ancora un carattere davvero visionario.
Fondatore e primo presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Milano, nel novembre 1920 venne eletto sindaco. Nei due anni da amministratore, si impegnò per garantire migliori condizioni di vita e sanitarie ai ceti più poveri della città, immaginando soluzioni moderne e innovative per risolvere numerose questioni sociali: abitazioni popolari, trasporto pubblico, raccolta differenziata dei rifiuti, salute pubblica.
«Organo naturale del proletariato contro lo Stato borghese»: così Filippetti intendeva il Comune. Un’aperta sfida alla conservatrice borghesia cittadina, che fu raccolta dal Corriere della Sera di Luigi Albertini e dal prefetto Alfredo Lusignoli. La tensione fra i due schieramenti culminò nei fatti del 3 agosto 1922, quando le squadre fasciste occuparono il municipio con il benestare del prefetto, ottenendo la decadenza della giunta. Una vera e propria prova generale di quanto sarebbe avvenuto a Roma negli ultimi giorni di ottobre.

Dal suo archivio personale, che viene aperto al pubblico per la prima volta, emerge la straordinaria complessità della sua storia: una trama avvincente che i curatori hanno deciso di illustrare incrociando lo sguardo della ricerca storica – coordinata da Jacopo Perazzoli dell’Università degli studi di Bergamo – con un allestimento evocativo, affidato allo studio +fortuna di Paola Fortuna.
Sfogliando i diari di Filippetti si incontrano curiose sagome nere: silhouette tracciate a mano della figlia Giulia e della compagna Vittoria, ricordo familiare della visita all’Esposizione Universale di Milano del 1906. Una suggestione che i curatori hanno colto per trarne il segno grafico con cui vengono presentati alcuni dei protagonisti di questa storia: le sagome nere accompagnano il visitatore lungo il percorso espositivo e vengono man mano delineate dalla narrazione storica.
Entrando in mostra, si viene guidati in uno spazio costruito intorno alla vita fuori dal comune di Angelo Filippetti, in cui le gigantografie estrapolate dal suo archivio definiscono lo spazio e lo estendono a un mondo passato, che molto ha da raccontare al nostro presente. La visionarietà di questo sindaco, spesso dimenticato, porta alla scelta di raccontarlo attraverso una grafica contemporanea, che lavora con documenti, fotografie e appunti a mano. Un collage di fonti che tenta di restituire la complessità e la bellezza di Angelo Filippetti, che ha avuto il coraggio di sognare una città futura.

Inaugurazione – 19 aprile 2023, ore 18:00
Saluti istituzionali:
Alberto Martinelli, Presidente Fondazione AEM
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano*
Marilena Adamo, Vicepresidente Istituto Nazionale Ferruccio Parri
* in attesa di conferma
Intervengono:
Jacopo Perazzoli, docente di Storia contemporanea dell’Università di Bergamo e curatore della mostra
Paola Fortuna, designer studio +Fortuna e curatrice della mostra
Durata mostra: dal 19 aprile al 30 giugno 2023
ORARI MOSTRA
Lunedì – giovedì 9.00 – 17.30
Venerdì 9.00 – 13.00
Ingresso gratuito alla mostra su prenotazione:
fondazioneaem@a2a.eu
Per visita delle scuole:
didattica@insmli.it
Per informazioni per le scuole:
comunicazione@insmli.it Ruggero Pedroletti, Istituto nazionale Ferruccio Parri