Le Fondazioni A2A
22 Aprile 2023

Partigiani

1945
I partigiani Nicola Colturi, Giuseppe Tuana, “Alonzo” Placido Pozzi, Don Angelo Moltrasio e “Tom” Cesare Marelli

© Archivio storico fotografico FAEM – Joseph S. Genco

La Resistenza in Valtellina ebbe aspetti molti particolari, spesso problematici anche solo per il fatto di attuarsi in zona di frontiera e per la presenza strategica nel territorio dei maggiori impianti idroelettrici del Nord Italia.

Molti dei luoghi di AEM in Alta Valle, rifugi e cantieri, divennero presto area di resistenza partigiana, come il paese provvisorio di Digapoli alla falde delle diga di San Giacomo in costruzione. Il 4 marzo 1945 fu paracadutata a Livigno la missione americana “Spokane”, formata da una cinquantina di ufficiali e militari, in appoggio alle formazioni partigiane “Giustizia e Libertà” che presidiavano parte dell’Alta Valle. Seguirono ad essa altre due missioni: la “Santee” e la “Sewanee” che contribuirono con uomini e mezzi a sostenere la lotta di Liberazione. Le comunicazioni tra Milano e la Valtellina avvenivano tramite le telescriventi AEM con messaggi cifrati trasmessi da e per Cancano, Milano, Grosio e Tirano.

La fotografia qui riprodotta era stata proprio scattata da un soldato americano partecipante alle missioni alleate in Alta Valtellina, Joseph J. Genco, e rappresenta alcuni protagonisti della Resistenza in Alta Valle. Del comandante partigiano “Tom” Cesare Marelli (ultimo a destra), Fondazione AEM conserva nell’Archivio Fonti orali una sua preziosa intervista realizzata durante il centenario dell’impresa sull’impegno di AEM durante la Resistenza.

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