3 agosto 1952
Piscina all’aperto del Dopolavoro AEM presso la Ricevitrice Nord di Precotto
© Archivio storico fotografico FAEM – Farabola
Oltre ai tre piani industriali quadriennali di ottimizzazione del parco idroelettrico in Valtellina che garantirono alla municipalizzata l’energia necessaria alla crescita di Milano durante il miracolo economico, la Presidenza Tremelloni fu fondamentale nel Dopoguerra nella creazione di un sistema innovativo di welfare aziendale.

Nella prospettiva di Roberto Tremelloni un’azienda moderna, soprattutto se pubblica e intesa come una comunità, doveva sempre contemplare degli interventi volti a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.
Tremelloni sviluppa le politiche per il personale lungo diverse direttrici, attraverso l’allestimento di mense aziendali a Milano e in Valtellina, la predisposizione di una Cassa Mutua Assistenza, l’organizzazione delle colonie marine e montane, lo svolgimento delle attività del Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori (nel 1975 diventerà il CRAEM, Circolo Ricreativo Azienda Elettrica Municipale, ancora oggi attivo nel Gruppo A2A), ma anche favorendo la nascita di enti per la costruzione di alloggi e sostenendo le iniziative del Comitato culturale aziendale.
In particolare, il Dopolavoro aziendale consentiva numerose attività ludiche e aveva diversi luoghi di aggregazione, sia a Milano, sia in Valtellina, con campi da gioco e in alcuni casi piscine, come quella di Precotto, garantita dal sistema di raffreddamento dei trasformatori della stazione elettrica.